22-02-2025

La Cassazione conferma la condanna per maltrattamenti a carico di un circo

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 2372/2025, ha confermato la condanna per maltrattamenti di animali a carico dei titolari di un circo, ritenendo che la detenzione degli animali in circostanze incompatibili con le loro esigenze etologiche configuri il reato di maltrattamento ex art. 544-ter c.p. In particolare, la sentenza sottolinea come la costrizione degli animali a comportamenti ripetitivi, privi di stimoli naturali, e le condizioni di vita inadeguate abbiano causato evidenti sofferenze psicofisiche e malattie fisiche. I comportamenti degli animali, tra cui le stereotipie (comportamenti ripetitivi derivanti da disagio o dolore), sono stati associati a condizioni di malnutrizione, carenze igieniche e mancanza di cure veterinarie adeguate. Le sofferenze, pur non determinando danni permanenti, hanno comunque inciso gravemente sullintegrità psicofisica degli animali. La Corte ha rigettato il ricorso dei condannati, ritenendo che le condotte degli imputati fossero consapevoli del rischio di maltrattamento e che lattività circense, pur essendo riconosciuta come avente una funzione sociale, non giustifichi trattamenti lesivi verso gli animali. La sentenza ribadisce che la legge non consente luso di animali nei circhi se ciò comporta violazioni dei principi di benessere animale. Questa decisione si inserisce in un contesto giuridico in evoluzione, in cui le normative internazionali e nazionali, tra cui la recente Legge 13 luglio 2022, n. 106, stanno progressivamente regolando e limitando lutilizzo di animali nei circhi, con lobiettivo di garantire la loro protezione e benessere. La sentenza della Cassazione conferma limportanza di tutelare gli animali da trattamenti inumani e sollecita un ripensamento sulluso degli animali per spettacoli circensi.